Cruel Intentions, desiderio e trasgressione nel teen drama di Kumble (2025)

Regia: Roger Kumble
Nazione: U.S.A.
Anno Produzione: 1999
Genere: Drammatico
Durata: 95′
Cast: Ryan Philippe, Sarah Michelle Gellar, Selma Blair, Reese Whiterspoon, Louise Fletcher, Sean Patrick Thomas

Gli anni 90 sono gli anni del grunge, di MTV e delle sue chart. Dei video musicali e le serie tv divenute poi un vero e proprio cult. Non solo, sono gli anni in cui Hollywood riprende quota grazie ad una forte produzione cinematografica di alto livello. In questo contesto si inserisce Cruel intensions.

Un vero e proprio classico che ha segnato la fine di un decennio facendo da apripista ad un nuovo genere che attrae un pubblico sempre maggiore: teen drama/young adult. Sceneggiato e diretto da Roger Kumble, all’epoca regista esordiente, la pellicola vanta un cast di volti giovani conosciuti al pubblico di teenager (Sarah Michelle Gellar “Buffy”; Ryan Philippe “So cosa hai fatto”; Reese Witherspoon “Pleasantville”; Selma Blair “La cosa più dolce” e Joshua Jackson “Dawson’s creek”).

Tratto dal romanzo Le relazioni pericolose di Choderlos de Laclos. Scritto nel 1782, il film rilegge la storia in chiave moderna. Ovviamente è inutile avanzare confronti con la precedente trasposizione interpretata da Michelle Pfeiffer, John Malkovich e Glenn Close, eppure Kumble ha dimostrando di essere capace di una tale reinterpretazione senza innescare alcun malcontento. Un approccio che, unito al sapiente uso delle hit musicali del momento, alla sensualità e alla perversione di alcune scene, dopo 21 anni, Cruel Intentions, rappresenta ancora uno dei migliori young adult di tutti i tempi segnando l’immaginario collettivo adolescenziale dell’epoca. Insomma, il regista ha saputo sfruttare l’occasione quale trampolino di lancio, divenendo uno dei pluripremiati agli MTV awards del 2000.

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La trama di Cruel Intentions

Sebastian Valmont e la sua sorellastra Kathryn sono due ricchi studenti dell’Upper East Side di Manatthan. Le giornate trascorrono all’insegna della noia. Sebastian inganna il tempo divertendosi a sedurre ragazze, annotando ogni sua conquista su un diario dal quale non si separa mai. Kathrynsi si finge una ragazza religiosa che si occupa d’introdurre nell’esclusiva Manchester High School, Cecile, figlia di un’amica di famiglia. La noia è tale che Sebastian, attratto dalla possibilità di sedurre Annette Hargrove, ragazza che desidera rimanere vergine fino al matrimonio, decide di fare una scommessa con la sorellastra.

Cruel Intentions: uno dei primi young adult che rimarrà nell’immaginario collettivo cinematografico grazie alle atmosfere intense e sensuali. Uno pendolo che oscilla costantemente tra il desiderio del proibito e la trasgressione.

Kumble, fin dal principio, ha avuto ben chiara quale fosse la chiave di volta del film: riflettere la generazione di cui il film doveva essere espressione.
Fin dal primo fotogramma, la pellicola si candida ad essere un vero e proprio manifesto della trasgressione soprattutto grazie alla straordinaria interpretazione di Sarah Michelle Geller e del suo bacio saffico con Selma Blair (rimasto nella storia della cinematografia) mentre Coffee and TV dei Blur ne fa da sottofondo. La scena è stata considerata molto controversa, tanto da essere stata definita «pornografia softcore mascherata come arte».

E proprio la Geller con la sua interpretazione ad innalzare il film ad un vero e proprio cult con la sua interpretazione da femme fatale che sfonda le porte della perversione e del proibito soprattutto durante la scena del massaggio tra Sebastian e Katherine. Un’interpretazione che finalmente la discosta dal personaggio di Buffy a cui, sfortunatamente, resterà legata per sempre. Hollywood sa essere crudele e ingiusta.

Un film che racchiude il senso del proibito, della perversione e del romanticismo noir.

Kumble gioca d’astuzia ed esalta la pellicola soffermandosi su dettagli ben precisi (respiri, mani, sguardi, affanni), girando scene platonicamente erotiche in versione high school per non incorrere in rating di censura. Il tutto viene esaltato dalla parte narrativa che viene accompagnata da una colonna sonora che ben rappresenta gli anni ’90.

Il film esprime perfettamente la generazione che presenta: la mancanza di pudore, la spregiudicatezza, il desiderio. Un film in cui si “ostenta la totale assenza di valori da parte dei giovani ed esalta la noia del dolce far niente”. Una perfetta trasposizione dell’adolescenza, quella ricca, disinibita e annoiata.

Il film non ha nulla di romantico, se ne ha l’illusione quando Sebastian, man mano che la storia prosegue, inizia a cambiare. E quella che doveva essere l’oggetto di una scommessa diventa la ragazza della quale si innamora. Scontato, se non fosse per il suo finale che lascia lo spettatore novellino decisamente con un retrogusto amaro e una sensazione di ingiustizia.

Un finale non scontato ma che ben si presta alle mille letture.

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“Ti ha fatto un bel buco nel cuore, eh?”
“Se proprio vuoi saperlo, sì.. È incredibile. Riesce a farmi ridere..”

Per tutta la pellicola si percepisce non solo la tensione sessuale, ma anche e soprattutto un senso di cattiveria che fa da apri pista al protagonista per la sua redenzione finale. Un percorso che lascia ampio respiro a mille chiavi interpretative, soprattutto nella scena finale.

Durante lo svolgimento della storyline vediamo come il personaggio di Sebastian si evolve, forse più di tutti gli altri. Segue un percorso ben definito perché il film non poteva concludersi con la sensazione che l’amore debba essere una farsa. Eppure, Kumblesbaglia sugli ultimi minuti, cadendo nell’ovvietà quando, come un classico cliché, la povera piccola innocente ragazzina che improvvisamente abbandona la timidezze e diventa indipendente e audace (potrei elencarvi mille film in cui questa svolta è presente). Tuttavia, si riprende con finale in cui non è l’amore a trionfare, ma la vendetta. Un decisione decisamente più il linea con la trama.

Sarah Michelle Geller, Ryan Philippe e Reese Witherspoon.

Non so se c’è un modo per riparare a tutto il male che ti ho fatto, la verità è che assieme a te sono stato felice per la prima volta nella mia vita, sono sempre stato una carogna. Ero orgoglioso di provare piacere per le miserie degli altri, ora mi si è rivoltato contro, sono riuscito a ferire l’unica persona che abbia mai amato.

Degno di nota è l’interpretazione della Geller nelle vesti della sorellastra cattiva e viziata. Un’interpretazione eccezionale, decisamente distante da quella di Buffy, e forse proprio grazie a Cruel Intentions, la Geller mostra la sua versatilità e le sue capacità attoriali. Definirla straordinaria è riduttivo.

Sullo stesso livello appare Ryan Philippe, il quale grazie a determinati elementi – la canzone con cui comincia il film, la jaguar roadster del ’56, il suo caro diario di conquiste – ha innalzato, insieme alla sua collega Geller, il livello interpretativo del film.

Sottotono e forse troppo anonima invece èstata l’interpretazione della Witherspoon la quale si riprende sul finire ma non soddisfa le attese dello spettatore.

Tre motivi per guardarlo:

  • Racchiude l’anima degli anni ’90. Se come me vi mancano dovete assolutamente guardarlo.
  • Per il cast, ovviamente!
  • Perchè nonostante il finale, tutte vorremmo qualcuno che si innamori di noi perdutamente come Sebastian di Annette.

Curiosità

  • La scena del bacio tra la Geller e la Blair è valsa a far ottenere alle due attrici la vittoria nella categoria Miglior bacio (Best Kiss) agli MTV Movie Awards 2000. In occasionesi sono scambiate un ironico bacio durante la premiazione.
  • Se amate il genere allora dovreste sapere che Kumble ha lavorato e sta lavorando ad After We Collide. Un altro teen drama tratto dall’omonimo romanzo. Un nuovo Cruel Intentions? Assolutamente sì, ne sono convinta. A quanto pare il film avrà PG13. E sappiamo bene che Kumble è molto bravo a dare toni perversi ed erotici ai film adolescenziali.

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Angela Patalano

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